Trentodoc e Gambero Rosso per la Guida Ristoranti d’Italia 2026

L’Istituto Trento Doc conferma anche per il 2026 la sinergia con il Gambero Rosso in occasione della nuova edizione della Guida “Ristoranti d’Italia”

 

La presentazione ufficiale, che si è tenuta a Roma, ha visto la partecipazione dei protagonisti della ristorazione d’eccellenza: nel corso dell’evento sono state premiate 56 insegne con il riconoscimento “Tre Forchette”, simbolo dell’eccellenza nella cucina, nel servizio, nella cantina e nell’accoglienza. Per l’Istituto Trento Doc, questa è un'opportunità significativa per suggellare la stima verso i migliori interpreti della cucina italiana contemporanea.

“La ristorazione ricopre un ruolo fondamentale per le bollicine di montagna: è grazie al lavoro di chef e sommelier che Trentodoc incontra il pubblico, in un contesto che ne valorizza al massimo la qualità,” afferma Stefano Fambri, Presidente dell’Istituto Trento Doc. “Essere presenti accanto al meglio della cucina italiana è per noi motivo di orgoglio e un riconoscimento di Trentodoc come espressione autentica del territorio trentino e del saper fare italiano.”

L’Istituto Trento Doc rinnova il proprio impegno a sostenere e promuovere il dialogo tra territorio, eccellenza e alta ristorazione, contribuendo a diffondere la cultura del buon bere e del buon cibo in Italia e nel mondo.


Elenco premiati Tre Forchette Gambero Rosso 2026

Osteria Francescana, Modena ​
Piazza Duomo, Alba [CN]
Reale, Castel di Sangro [AQ] ​
Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico [BZ] ​
Uliassi, Senigallia [AN] ​
Le Calandre, Rubano [PD] ​
Casa Perbellini 12 Apostoli, Verona ​
Madonnina del Pescatore, Senigallia [AN] ​
Il Pagliaccio, Roma ​
La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri, Roma ​
Agli Amici dal 1887, Udine ​
Cracco in Galleria, Milano ​
Duomo, Ragusa ​
Imàgo dell'Hotel Hassler, Roma ​
Pascucci al Porticciolo, Fiumicino [RM] ​
Enoteca Pinchiorri, Firenze ​
Quattro Passi, Massa Lubrense [NA] ​
Torre del Saracino, Vico Equense [NA] ​
Villa Crespi, Orta San Giulio [NO] ​
Da Vittorio, Brusaporto [BG] ​
D'O, Cornaredo [MI] ​
Dina, Gussago [BS] ​
Guido, Serralunga d'Alba [CN] ​
Seta by Antonio Guida, Milano ​
La Trota, Rivodutri [RI] ​
Antica Corona Reale , Cervere [CN] ​
Antica Osteria Cera, Campagna Lupia [VE] ​
Enrico Bartolini al Mudec, Milano ​
Da Caino, Montemerano [GR] ​
Danì Maison, Ischia [NA] ​
Enoteca La Torre Villa Laetitia, Roma ​
Harry's Piccolo, Trieste ​
Krèsios, Telese Terme [BN] ​
Lido 84, Gardone Riviera [BS] ​
La Madia, Licata [AG] ​
Miramonti l'Altro, Concesio [BS] ​
La Peca, Lonigo [VI] ​
I Tenerumi del Therasia Resort, Vulcano [ME] ​
Andrea Aprea Ristorante, Milano ​
L'Argine a Vencò, Dolegna del Collio [GO] ​
Berton, Milano ​
Contrada Bricconi, Oltressenda Alta [BG] ​
DaGorini, Bagno di Romagna [FC] ​
Don Alfonso 1890, Massa Lubrense [NA] ​
Taverna Estia, Brusciano [NA] ​
Dalla Gioconda, Gabicce Mare [PU] ​
Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel, Roma ​
Laite, Sappada [UD] ​
Il Luogo Aimo e Nadia, Milano ​
Marotta Ristorante, Castel Campagnano [CE] ​
Pashà, Polignano a Mare [BA] ​
Dal Pescatore Santini, Canneto sull'Oglio [MN] ​
Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio [LU] ​
Villa Maiella, Guardiagrele [CH] ​
Zia Restaurant, Roma

 

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 69 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2024, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 73 medaglie – 29 ori e 44 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine. 

Contatto

Via Suffragio 3, 38122 Trento

+39 335 7400 473

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www.trentodoc.com