Trentodoc in Città Lecce

A Lecce, un evento per far conoscere Trentodoc, con un winetasting libero e tre masterclass: partecipano Valentino Tesi e Maurizio Filippi, Migliori Sommelier d'Italia A.I.S. 2019 e 2016

“Trentodoc in Città Lecce” è l’appuntamento in programma lunedì 18 ottobredalle 10 alle 18, all’interno degli spazi della dimora storica risalente al 1400 del Chiostro dei Domenicani nella città pugliese, per una giornata - alla scoperta del metodo classico trentino – destinata a operatori e addetti ai lavori.

L’evento prevede un winetasting libero di circa 100 etichette, con la partecipazione dei due Migliori Sommelier d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier 2019 e 2016, Valentino Tesi e Maurizio Filippi, che accoglieranno gli ospiti con un racconto su Trentodoc ogni quarto d’ora.

Il calendario, inoltre, propone tre Masterclass dedicate all’approfondimento delle tipologie Trentodoc non dosato e riserva: la prima, “Trentodoc non dosato, i profumi del territorio trentino” (ore 11.30), sarà guidata da Valentino Tesi, Miglior Sommelier AIS 2019; Maurizio Filippi, Miglior Sommelier AIS 2016, invece, condurrà gli incontri dal titolo “Quando si parla di Trentodoc riserva… si parla di sfaccettature, percezioni e stili diversi di ogni casa spumantistica” (ore 14.30 e 16.30). 

Per partecipare a “Trentodoc in Città Lecce”, evento riservato ad operatori di settore,  la prenotazione è obbligatoria, entro il 10 ottobre, compilando il modulo di prenotazione online oppure via email, scrivendo all’indirizzo [email protected] e indicando nome e cognome, azienda di riferimento ed eventuale prenotazione a una delle Masterclass del programma. Le iscrizioni all'evento verranno accettate in ordine di arrivo, fino alla capienza massima consentita. Verranno ammessi all’evento esclusivamente gli ospiti registrati e i loro accompagnatori, in possesso di Green Pass o certificato tampone negativo.

L’ingresso all’evento è riservato a operatori e addetti ai lavori, ai partecipanti con accredito e agli iscritti alle Masterclass in programma.

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 67 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2023, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 62 medaglie – 26 ori e 36 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine. 

Contatto

Via Suffragio 3, 38122 Trent

+39 335 7400 473

[email protected]

www.trentodoc.com