Trentodoc in Città Napoli

32 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc e 100 etichette in mescita; in programma degustazioni guidate dai Migliori Sommelier d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier. Asupporto per tutti i partecipanti, l’App Trentodoc

“Trentodoc in Città Napoli” è l’appuntamento in programma lunedì 17 aprile (dalle 15 alle 21), all’interno degli spazi dell’Hotel Eurostars Excelsior per una giornata dedicata alla conoscenza e all’approfondimento del metodo classico trentino, destinata a operatori, sommelier e addetti ai lavori che si occupano di vino.

L’evento si articola in un tasting libero di 100 etichette di 32 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc presenti con il proprio desk e prevede un programma di degustazioni guidate condotte dai Migliori Sommelier d’Italia Associazione Italiana Sommelier – Premio Trentodoc: Alessandro Nigro Imperiale, in carica (vincitore del titolo 2022), e Valentino Tesi (2019). I due sommelier, inoltre, saranno presenti a turno in sala con pubblico e produttori per rispondere alle curiosità degli ospiti sulle bollicine di montagna.

Tramite l’App Trentodoc, scaricabile gratuitamente su App Store e Google Play, i partecipanti avranno la possibilità di consultare le schede tecniche dei Trentodoc in mescita e di accedere alle informazioni sulle case spumantistiche coinvolte in questa giornata. L’App consente, inoltre, di appuntare le proprie note di degustazione – anche off line.

L’evento è riservato agli operatori di settore e soci AIS e ONAV, su accredito, fino ad esaurimento posti. 

L’evento è realizzato con il supporto di AIS Campania.

 

IL CALENDARIO
Trentodoc in Città Napoli - Hotel Eurostars Excelsior
Lunedì 17 aprile 2023
Dalle 15 alle 21: ingresso aperto a operatori di settore e sommelier. ​
Per informazioni: bollicine@trentodoc.com

Modalità di partecipazione
L’ingresso all’evento sarà consentito solo previo accredito, fino alla capienza massima consentita e sarà riservato ad un pubblico adulto (non sono ammessi minori, nemmeno accompagnati). Eventuali accompagnatori potranno accedere a pagamento, iscrivendosi al link indicato.

Bere in modo responsabile fa apprezzare di più Trentodoc. L’organizzazione si riserva di sospendere la mescita nel caso in cui questa condizione non venga rispettata.

 

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 67 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2023, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 62 medaglie – 26 ori e 36 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine.