Vino e arte, che passione!

Trentodoc a Roma, nelle sale del Casino dell’Aurora Pallavicini

Nel complesso architettonico di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, un tempo sede delle grandiose Terme di Costantino, l’Istituto Trento Doc presenterà un’etichetta per ogni casa spumantistica associata: in questa speciale cornice, una giornata di degustazioni con la possibilità di effettuare visite guidate a numerose collezioni d’arte private. 

Domenica 20 maggio, dalle ore 12:30 alle ore 20:30, Trentodoc parteciperà a Roma alla terza edizione di “Vino e arte, che passione!”, manifestazione organizzata da CT Consulting Events con l’obiettivo di riunire in un’unica spettacolare cornice le migliori aziende del vino italiano. L’evento sarà ospitato nelle sale del Casino dell’Aurora Pallavicini, gioiello barocco romano dei primi del 1600, ubicato sul colle del Quirinale a Palazzo Pallavicini Rospigliosi.

Per Trentodoc vi sarà un desk collettivo dell’Istituto presso il quale sarà possibile degustare un’etichetta per ogni casa spumantistica associata: l’intenzione è di proporre un esempio di tutta la produzione per dare l’occasione ad appassionati e curiosi di approfondire la conoscenza di questo metodo classico, il primo ad aver ricevuto la Denominazione di Origine Controllata in Italia. 

“Vino e arte, che passione!” sarà un’occasione unica per coniugare le degustazioni all’arte, con esclusive visite guidate alla scoperta di numerose collezioni dove si potranno ammirare opere straordinarie e in perfetto stato di conservazione, come l’affresco de “l’Aurora” di Guido Reni, i dipinti di Luca Giordano e Annibale Carracci.

Per informazioni: http://www.vinoeartechepassione.it/
L’ingresso è a pagamento, fino a esaurimento posti.

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 69 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2024, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 73 medaglie – 29 ori e 44 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine. 

Contatto

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