Wine Enthusiast nomina il Trentino Wine Region of the Year 2020

Più di 10.000 ettari di superficie vitata, 164 cantine, 7000 viticoltori e 1 milione di ettolitri prodotti a D.O.C.: secondo Wine Enthusiast il Trentino è riconosciuto come la migliore area vitivinicola a livello internazionale, ineguagliabile in Italia per la sua diversità.

È del Trentino il titolo di Wine Region of the Year 2020. Wine Enthusiast, autorevole magazine newyorkese tra i più importanti al mondo per il tema del vino, riconosce questo premio internazionale ad un territorio qualitativamente dinamico ed eterogeneo, considerato ineguagliabile per la sua diversità. 

“A true Wine Star, the Trentino region is one of the most dynamic multifaceted quality terroir driven wine producing areas in the world today. - commenta Adam M. Strum, C.E.O. and Publisher Wine Enthusiast Magazine - With it’s delicious fresh and fruity Chardonnay, Pinot Grigio and elegant Pinot Nero and it’s spectacular sub region Trento DOC which produces renowned world class sparkling wines Trentino is unrivaled in Italy for its diversity.” 

Il Trentino, che rappresenta a livello nazionale appena l’1,6% di superficie vitata con i suoi 10.000 ettari, produce vini riconosciuti in tutto il mondo grazie al lavoro di 164 cantine e circa 7.000 viticoltori, impegnati nella produzione di vini fermi da varietà autoctone o internazionali e di spumanti Trentodoc.

Pietro Patton, Presidente del Consorzio Vini del Trentino:

Siamo molto soddisfatti di questo risultato. Essere Wine Region of the Year rappresenta una occasione importante per la promozione della nostra provincia, della nostra identità e dei nostri valori e testimonia come le nostre radici, in particolare la lunga tradizione vinicola rappresenti anche un elemento straordinariamente moderno per presentarci all’estero e la produzione di vini fermi una leva importante per la crescita delle aziende trentine.” 

Il Presidente dell’Istituto Trento Doc Enrico Zanoni, ribadisce come questo importante riconoscimento sottolinei

“la rilevanza della spumantistica Trentodoc per l’immagine dell’intero territorio, rappresentandone l’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Questo premio rende il giusto merito all’impegno di tutti i produttori che negli anni hanno lavorato per affermare la denominazione.”

Il 70% del territorio trentino è posto sopra i 1000 metri di quota, il 20% sopra i 2000 e son ben 94 le vette che superano i 3000 metri. Nonostante la coltivazione della vite sia frazionata, il comparto vitivinicolo è impegnato nella coltivazione di vitigni a bacca bianca (77%) e rossa (23 %) spesso situati in piccoli fazzoletti di terra rubati alla montagna. Produce annualmente 1 milione di ettolitri di vino e mosto, destinato per l’80% alla produzione di vini D.O.C: si tratta di una delle più elevate percentuali di utilizzo a livello nazionale.

Dall’applicazione dei principi della viticoltura integrata alle azioni virtuose in campo e all’interno del processo produttivo, le realtà sono attive nella tutela dell’ambiente, dell’operatore e del consumatore: l’80% delle aziende applica la produzione integrata, con la certificazione nazionale SQNPI, unica esperienza italiana quale modello territoriale di agricoltura sostenibile, mentre il 12% il metodo biologico. L’unicità dei vini trentini contribuisce da sempre ad una estesa distribuzione internazionale: attualmente le spedizioni interessano 89 Paesi diversi e sono concentrate negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito.

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 67 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2023, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 62 medaglie – 26 ori e 36 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine. 

Contatto

Via Suffragio 3, 38122 Trent

+39 335 7400 473

[email protected]

www.trentodoc.com