“Wine Region of the year”: il Trentino candidato da Wine Enthusiast

Area vitivinicola di lunga tradizione, è riconosciuto anche a livello internazionale per la produzione di Trentodoc. Insieme al Trentino, candidate Australia, Argentina, Spagna e California.

Wine Enthusiast candida il Trentino all’Annual Wine Star Awards per la categoria Wine Region of the year. Insieme a lui concorrono Adelaide Hills (Australia), Mendoza (Argentina), Rías Baixas (Spagna) e Santa Barbara County (California). 

L’autorevole magazine newyorkese, una delle riviste più importanti al mondo per il vino, che racconta dal 1988 il meglio della produzione mondiale, ha motivato così la candidatura: 

In the Dolomite mountain range of Northern Italy, the province of Trentino is home to a host of world-class, terroir-driven wines. Some of the most best-known offerings are bottled under the Trento Denominazione di Origine Controllata (DOC), which produces classic examples of traditional-method sparkling wines made from Chardonnay, Pinot Bianco and Pinot Nero.”

Come spiega la redazione di Wine Enthusiast, il Trentino concorre a questo prestigioso titolo grazie alla sua lunga storia come luogo di produzione di grandi vini, primo fra tutti Trentodoc, metodo classico realizzato a partire da Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero e Meunier, contraddistinto da una qualità e un’espressione unica che ha contribuito alla denominazione di essere sempre più conosciuta nel mercato americano. 

Insieme a lui, vengono citati Pinot grigio, Teroldego, Lagrein e Merlot come alcune delle numerose varietà prodotte, espressione di questo territorio:

The province is also home to the Trentino DOC, which encompasses a wide range of still wines that represent the backbone of the region made from Pinot Grigio, Teroldego, Lagrein, Merlot and many other regional and international varieties.”

 

Oltre alla categoria Wine Region, l’Annual Wine Star Awards, giunto alla 21esima edizione, valorizza numerosi altri aspetti del settore beverage attraverso la nomina di Person of the Year, Lifetime Achievement, Philanthropy, Innovator, Wine Executive, Winemaker, American Winery, European Winery, New World Winery, Importer, Retailer of the Year, Spirit Brand/Distiller of the Year, Sommelier/Beverage Director, Social Visionary of the Year e Winery Experience. 

I vincitori saranno annunciati ufficialmente martedì 11 novembre sul sito winemag.com.

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Maggiori informazioni su Istituto Trento Doc

Trentodoc, bollicine di montagna 
La sua storia iniziò nei primi anni del ‘900 con Giulio Ferrari, studente all’Imperial Regia Scuola Agraria di San Michele, che dopo numerosi viaggi-studio in Francia, di rientro a Trento e per primo, nel cuore della città, diede il via alla sua produzione di metodo classico: piccola, ma di elevata qualità. Da allora molti lo seguirono fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Trento” nel 1993, come prima in Italia riservata a un metodo classico, fra le prime al mondo.

Trentodoc è una realtà in costante crescita che riunisce 67 case spumantistiche, ognuna delle quali persegue la propria personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse, adatte a ogni gusto, occasione e abbinamento. Con un unico comun denominatore: la qualità.

Le viti adatte a diventare Trentodoc sono Chardonnay (uno dei più coltivati in provincia con circa 26% della superficie vitata), Pinot nero, Pinot bianco e Meunier e crescono ad altitudini comprese tra i 200 e gli 800 metri, con un clima influenzato dalle Dolomiti e dal Lago di Garda, con notevoli escursioni termiche fra giorno e notte; viti e uva che, diventate vino, si caratterizzano per eleganza, freschezza e persistenza.

Trentodoc può fregiarsi oggi di una “carta di identità” che certifica la sua origine e il suo legame con il territorio - frutto di una ricerca della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - che lo definisce anche come "bollicine di montagna".

La qualità di Trentodoc è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. La vendemmia di uve esclusivamente trentine è svolta manualmente e il “vino base” è affidato a una lenta maturazione in bottiglia che varia da un minimo di 15 mesi per un senza annata a 24 mesi per un millesimato e a un minimo di 36 per la riserva, ma può arrivare ad oltre 10 anni di permanenza sui lieviti, grazie all’impegno costante di tutti i produttori che propongono sul mercato Trentodoc sempre più raffinati ed evoluti.

A occuparsi della promozione del marchio (con le due “O” che graficamente simboleggiano il gesto del “remuage”) è l’Istituto Trento Doc, nato nel 1984.

A disposizione dal 2020 un’Applicazione mobile pensata per accompagnare le persone alla degustazione, nei momenti conviviali a casa e al ristorante o durante un viaggio, che contiene le informazioni su tutte le case spumantistiche, 200 punti di interesse, più di 200 schede tecniche e una sezione dedicata agli appuntamenti Trentodoc. 

Nel concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships (CSWWC) 2023, ideato e presieduto da Tom Stevenson, fra i critici più rispettati nel mondo delle bollicine, Trentodoc ha ricevuto 62 medaglie – 26 ori e 36 argenti – diventando lo spumante più premiato d’Italia. Inoltre, Wine Enthusiast - fra le riviste più autorevoli al mondo per il vino - ha nominato per il 2020 il Trentino “Wine Region of the Year”. Trentodoc è partner di AIS – Associazione Italiana Sommelier – nell’ambito del Concorso Miglior Sommelier d’Italia - premio Trentodoc e orgoglioso supporter di The Institute of Masters of Wine. 

Contatto

Via Suffragio 3, 38122 Trent

+39 335 7400 473

[email protected]

www.trentodoc.com